27 ottobre 2012

LA MANO INFERNALE

Di Lorenzo Buscaino. Con Eros Bosi, Lorenzo Acquafredda, Giovanni Tasca, Annalisa Mancusu, Mauro Pietrini. ITA/2012/Buscaino Pictures

Sebastian è un ragazzo a cui la vita non sembra aver dato molto. Disoccupato e sotto sfratto, può contare solo sul suo amico Fux e il suo affettuoso cagnolino. Un giorno però, in un bosco, troverà qualcosa che cambierà nettamente la sua vita: sotterrata vicino ad un albero infatti reperirà niente popò di meno che la mano sinistra del diavolo, un oggetto in grado di esaudire cinque desideri. Il sogno di tutti noi..! Purtroppo , come recita un proverbio, anche Sebastian scoprirà che "la farina del Diavolo va' tutta in crusca"...

Qui a Pellicole dall'Abisso è passato di tutto. Mai pensavamo però sarebbe arrivato qualcosa del genere: un bel giorno un tale di nome Eros ci manda una e-mail chiedendoci di recensire un film horror indipendente girato da lui e dal suo tanto giovane quanto coraggioso gruppo di amici. Ben lusingati da questa richiesta ci siamo fatti spedire il DVD ed ora tocca a me l'arduo compito di recensire questa pellicola.

La trama, liberamente ispirata ad un racconto dell'orrore degli inizi del Novecento (La zampa di scimmia di William Jacobs), è una boccata d'aria fresca, perchè che io sappia nessuno ha mai girato un lungometraggio legato alla suddetta opera. Oltre alla sua originalità, va' detto che la pellicola fila via liscia, non risultando mai troppo lenta o noiosa, e lascia lo spettatore piacevolmente sorpreso per la qualità della regia, decisamente all'altezza dell'arduo compito di tener alta la tensione. 

E questa era la carota.. passiamo al bastone.

La stra grande maggioranza dei difetti di questa produzione sono da attribuire al budget decisamente risicato: le immagini non sempre sono nitide e l'audio in presa diretta a volte fa perdere alcuni stralci dei dialoghi. Inoltre va' ricordato che per fare un film horror un minimo di effetti speciali, make-up e costumi ci vogliono, e qui ce ne sono parecchi in realtà. Personalmente penso che anche George Lucas sarebbe stato molto in difficoltà a realizzare gli effetti speciali di questo film con 200 euro di budget.. 

Quello su cui si può lavorare invece è il "terrore della telecamera" che ogni tanto affligge gli attori più giovani (che poi sono la stragrande maggioranza), i quali, benchè il loro impegno sia assoluto, spesso non riescono ad essere naturali. 

Siamo dunque al verdetto finale: ci troviamo di fronte a un buon film, divertente, con diversi spunti interessanti e che con qualche piccolo accorgimento (e con un finanziatore.. "Magari!", direte..) sarebbe addirittura potuto essere un ottimo film. 
Caro Lorenzo, caro Eros, in questo blog potete trovare merda a pacchi, anche con budget a sei zeri, e vi posso garantire che il vostro film è migliore della maggior parte di essi.

Se volete sostenere anche voi Eros, Lorenzo e tutti gli altri vi invito a visitare la loro pagina facebook.

Recensito da: Imrahil, con un grandissimo in bocca al lupo da parte del sottoscritto e da tutto il resto della redazione.

VOTI:

TRASH: 69/100
Noia: 53/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 88/100
Presunzione della regia: 78/100
Incapacità degli attori: 83/100


Se ti piace guarda anche: Se vuoi restare sulle produzioni indipendenti Dark Resurrection è un altro prodotto ottimo. 



25 ottobre 2012

CARNOSAUR - La Distruzione


Di Adam Simon. Con Diane Ladd, Raphael Sbarge, Jennifer Runyon, Harrison Page. USA/1993
Carnosaur (1993) on IMDb

Carnosaur dovrebbe godere di un posticino speciale nel cuore di ogni shit-hound che si rispetti. Noi a Pellicole dall'Abisso lo avevamo visto per la prima volta anni ed anni fa', e ne eravamo rimasti molto colpiti, ma nessuno alla fine si prese la responsabilità di recensire, una volta aperto il blog, un film visto in maniera per nulla analitica e molto tempo addietro. Oggi non avendo un cazzo da fare ho deciso di riguardarmelo, e di propinarlo anche a voi, cari lettori, per il semplice fatto che siamo di fronte ad un prodotto che non può assolutamente mancare in un sito di recensioni di film orridi.  

LA TRAMA
Una multinazionale specializzata in polli decide di affidare ad uno scienziato pazzo (anzi, una scienziata, w le quote rosa) la creazione di un nuovo super pollo da allevamento mega-redditizio. In realtà la scienziata, essendo appunto pazza, lavora in "gran segreto" ad inserire un Carnosaur in ognuno voi, dal momento che voi uomini fate schifo e siete un cancro per questo pianeta! Ecco. Nel frattempo Doc, il nostro protagonista che rappresenta il tipico americano medio, si alcolizza e spara agli hippie, salvo poi innamorarsi di una di loro.

Divertente accozzaglia di praticamente tutto ciò che potrebbe venirvi in mente pensando al termine "b-movie", questa pellicola potrebbe tranquillamente essere usata nelle scuole di spettacolo di tutto il mondo per spiegare agli studenti che cosa sia un film di merda. C'è il protagonista, duro, sboccato ed alcolizzato, c'è una trama assolutamente folle, intricatissima e stupida; c'è la bella ed acculturata ragazza ambientalista che riuscirà a fare breccia nel duro cuore del protagonista buzzurro, c'è una quantità davvero notevole di sangue e frattaglie mal fatte, c'è la cameriera che dice a un avventore allarmato "vedi troppi film dell'orrore, ah ah ah", c'è una gigantesca sega a due mani sul fatto che l'uomo sia un cancro da estirpare e che il pianeta sarebbe un posto migliore senza di noi, c'è un finale a metà strada tra il "non sappiamo come finirlo" e "cazzo, abbiamo finito i soldi" e poi ovviamente c'è un "terrificante" mostro che decuplica le sue dimensioni in 20 minuti e che, neanche a dirlo, è un pupazzotto ridicolissimo che muove solo le braccine.

Il film non è per nulla lineare, anzi direi che salta decisamente di palo in frasca, frastornando il pubblico con una miriade di sottotrame che si aprono e si chiudono immediatamente o non si chiudono affatto. Personaggi stereotipati a gogo che vengono dilaniati dalle tremende fauci dei Carnosaur di passaggio, che prima è uno, poi senza alcun motivo diventano due, tre e via dicendo.

[SPOILER]
Ineffetti si scopre che la dottoressa malvagia aveva creato delle uova di Carnosaur cammuffate da uova di gallina, per cui dal momento che l'americano medio mangia circa 15 uova al giorno, è riuscita ad infettare tutti con la Carnosaurite che, come effetto collaterale, fa partorire un uovo di Carnosaurino. La dottoressa stessa ci fa' sapere di depositare delle uova con una certa regolarità..




Memorabile il finale raffazzonato in due secondi in cui arrivano dei soldati e uccidono i protagonisti. Così.
[FINE SPOILER]

Nonostante il film faccia così schifo, sono stati prodotti ben 2 sequel, facendo di Carnosaur la trilogia più sciatta della storia (i due sequel peraltro sono praticamente introvabili, ma se mai riusciremo a scovarli sicuramente ne avrete notizia).

Non è semplicissimo dare un commento sensato a questo film. Diciamo.. è molto divertente, ma c'è di meglio. Non siamo al top del top, ma ci troviamo inequivocabilmente di fronte ad una pellicola che di fatto è ambasciatrice di un intero movimento cinematografico, nello specifico quello che più amiamo.

Recensito da: Imrahil

VOTI
TRASH: 90/100
Noia: 73/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 95/100
Presunzione della regia: 82/100
Incapacità degli attori: 59/100





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19 ottobre 2012

IL LIBRO DELLE STREGHE: BLAIR WITCH 2 (aka Book of Shadows: Blair Witch 2)

Di Joe Berlinger. Con Kim Director, Jeffrey Donovan, Erika Leerhsen. 2000/USA
Book of Shadows: Blair Witch 2 (2000) on IMDb
Alcuni di voi si ricorderanno di "The Blair Witch Project", uscito nel 1999. Fu una delle più grandi truffe della storia della cinematografia. Era stato spacciato come un vero documentario e venduto come l'horror più terrificante di tutti i tempi: orde di adolescenti, compreso il sottoscritto, si precipitarono al cinema nella speranza di assistere ad un film evento. La triste realtà è che era (ovviamente) un fake e il film in sé era una discreta merda in cui non succedeva assolutamente niente, eccetto gli ultimi 5 minuti.

L'anno successivo uscì questo spurio seguito dal titolo chilometrico giustamente ignorato da tutto il mondo. Questa volta non si vuole spacciare un documentario come reale, la struttura è quella di un film vero e proprio, in cui cinque persone decidono di passare una notte nel bosco infestato dalla strega di Blair, diventato un posto di culto turistico dopo il successo del primo film. C'è Jeff, il capo spedizione, attrezzato di mille telecamere; Stephen e Tristen una coppia che sta scrivendo un libro sulla strega di Blair; Erika, una bella fighetta che assomiglia un pò a Isabella Adjani, che dice di essere una vera strega e Kim, una goticona che è anche un pò medium (cit.)

L'allegra combriccola si fa una passeggiata nel bosco, dove incontra un altro gruppo di turisti nippo-tedeschi in loco per il loro stesso motivo. I nostri cinque protagonisti passano la nottata all'insegna di alcol e droghe, ma al loro risveglio trovano tutta l'attrezzatura distrutta (a parte le cassette), hanno degli strani segni sul corpo e Tristen, che era incinta, deve fare i conti con un aborto.

I nostri dunque, per capire cosa è successo in quella notte di cui non ricordano niente, vanno nella casa di Jeffrey, una ex fabbrica abbandonata, per riesaminare i nastri. Nel frattempo i turisti nippo-coreani sono stati trovati sventrati e disposti a pentacolo, nella migliore tradizione stregonesca e proprio i nostri amici vengono accusati di questo scempio.

E da qui parte la solita tiritera di avvenimenti senza logica e senso, apparizioni, sparizioni, gufi morti che sfondano finestre, la streghetta che sparisce e tante altre amenità. Il film mantiene dunque un profilo di perenne ambiguità, cercando di confondere lo spettatore in una continua altalena tra realtà, fantasia e visioni indotte dalla strega di Blair o giù di lì.

La cosa però funziona poco, perché sono cose già viste un milione di volte e al di là dei chiari omaggi (su tutti La Casa), il filo logico è talmente labile che fin dal principio sai che tutte le cose inspiegabili non saranno spiegate con la scusa "eh beh l'occulto, la magia, la strega Nocciola".

Nonostante sia dunque un horrorino denso delle solite cazzate, nel complesso  bisogna dire che la confezione è di buona qualità, così come la colonna sonora e le interpretazioni degli attori. La sensazione di straniamento, una buona dose splatter e un discreto ritmo  tengono un pò su il livello, ma in definitiva si tratta di un film trascurabile, che ha però almeno il pregio di non essere una truffaldina trovata commerciale come il primo.

Recensito da: Vidur

VOTI

TRASH: 57/100
Noia: 45/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 35/100
Presunzione della regia: 78/100
Incapacità degli attori: 51/100

SE TI PIACE GUARDA ANCHE: The Blair Witch Project, un qualsiasi horror di bassa lega uscito negli ultimi 30 anni




Ps: chi ha fatto il trailer non ha palesemente guardato il film. I cinque non sono amici perchè si incontrano lì per la prima volta e non sono affatto appassionati di cinema. 

12 ottobre 2012

LA NOTTE DELLA LUNGA PAURA (Aka Night of the lepus)

Di William Claxton. Con Stuart Whitman, Janet Leigh, Roy Calhoun, DeForest Kelley. USA/1972/MGM
Night of the Lepus (1972) on IMDb

Se devo essere onesto, gli "eco-horror" mi hanno proprio scassato le palle: Sono una noia mortale, sono tutti uguali, hanno tutti le stesse tematiche e ad essere sinceri la stragrande maggioranza di essi sono dei film a bassissimo budget, fatti con poca cura e senza la benché minima pretesa. "La notte della lunga paura" non fa' ovviamente eccezione, ma ho scelto di vederlo per le terrificanti belve che i protagonisti del film si troveranno ad affrontari: dei batuffolosissimi e per nulla aggressivi coniglietti giganti.

TRAMA:
I ranch californiani stanno affrontando una vera e propria invasione di conigli, che si stanno pappando tutti i raccolti e rischiano di lasciare sul lastrico il povero Cole. Invece di cospargere di topicida i suoi raccolti o di reinventarsi venditore di carne di coniglio, il nostro eroe ha la pessima idea di rivolgersi ad una coppia (con figlia petulante a carico) di simil-professorini amanti della natura che vogliono risolvere la minaccia leporina senza spargimenti di sangue: nello specifico scelgono di irrorare alcuni conigli di ormoni sconosciuti e mai testati prima portatigli dall'Est da una persona altresí sconosciuta. Ottima idea.
Il risultato sará un esercito di conigli giganti "aggressivi come lupi" e grandi altrettanto.

La pellicola si sviluppa in modo assolutamente lineare e non dissimile da quella di tutti gli altri eco-horror dell'universo, per cui l'attenzione precipita in maniera inesorabile fin dai primi minuti del film. Attenzione che si risveglia solo quando vengono ripresi i conigliotti e i leprotti con dei modellini sullo sfondo per farli sembrare oversized. Sono veramente una delle cose meno minacciose che abbia mai visto, considerando che viene anche mantenuto il loro versettino tenero (sentirli ruggire sarebbe stato impagabile). Senso di paciositá e tenerezza che diventa di ilaritá quando si verificano incontri uomo/coniglio gigante. Forse dovrei dire incontri uomo/uomo vestito da coniglio.

Comunque, dopo aver aspettato giorni senza fare assolutamente nulla, si decide di chiamare la guardia nazionale, che si rivelerá praticamente inutile, anche perché il protagonista rifiuterá la proposta del generale di bombardare la zona con dei caccia (sono sicuro che i vertici dell'areonautica sarebbero stati molto d'accordo nel mandare due Thunderchief a bombardare dei "conigli assassini giganti".."

[SPOILER]
Si deciderá perció di elettrificare un binario morto del treno e di convogliarvi tutti i conigli giganti. Cole preparerá una betoniera di salmí e tutti saranno di nuovo felici, contenti e sudisti come prima.
[FINE SPOILER]


Un film assolutamente trascurabile se non per la scelta dei mostri di turno, che essendo dei conigli pelosi non fanno paura assolutamente a nessuno. A parte a Vidur e a Leotorda che in una situazione paragonabile a quella del film sarebbero certamente morti di allergia. Moderatamente divertente e abbastanza noioso. Se non vi interessano i conigli lasciate perdere.


Recensito da: Imrahil

VOTI
TRASH: 73/100
Noia: 81/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 89/100
Presunzione della regia: 15/100
Incapaitá degli attori: 84/100




Se ti piace guarda anche: un qualsiasi eco-horror abbraciando Gianubaldo, il tuo coniglietto di peluches



2 ottobre 2012

SHE

Di Avi Nesher. Con Sandahl Bergman, David Goss, Gordon Mitchell. 1983/USA
She (1984) on IMDb
Nel classico scenario post-apocalittico, 23 anni dopo la Cancellazione, il mercante Tom, col suo amico Dick, vanno alla ricerca della sorella rapita dalla banda dei Nork, aiutati dalla “Dea” She e dalla sua socia Shandra. Se ne vedranno di ogni.

Piacevole sorpresa 1: c'è l'immenso Gordon Mitchell, già protagonista di un paio di capolavori come “LaCroce dalle 7 Pietre” e “BloodDelirium”. Piacevole sorpresa 2: è molto divertente.

Classica pellicola dall'abisso d'avventura superficiale e raffazzonata, dove non esistono processi logici causa-effetto, gli eventi si susseguono senza soluzione di continuità, sballottando i protagonisti a destra e a manca, tra mille peripezie e personaggi assurdi.

Non trascuriamo una bella dose di violenza e sadismo, in primis della Dea She (Sandahl Bergman, eroina degli anni '80, già vista in Conan Il Barbaro e "Apocalisse a Frogtown") , che a capo di una società matriarcale, imprigiona e tortura gli uomini, tra cui Tom e Dick, i nostri simpaticcisimi protagonisti. Tom è il classico bellone statuario, biondo e totalmente inespressivo, Dick è il classico cazzone senza arte né parte che dovrebbe far ridere. I due inizialmente vengono proprio rapiti da She (Dea de che, visto che non ha alcun potere particolare e di certo non è né immortale né invulnerabile), che però si invaghisce del bel Tom e alla fine lei e la sua giunonica amica Shandra li seguiranno nelle loro avventure.

E così vediamo i nostri quattro protagonisti scampare ai pericoli di bande di lebbrosi, scienziati pazzi che vivono in un tenda di plastica in mezzo al bosco coadiuvati da un energumeno barbuto vestito da ballerina, comunità di poeti belli e raffinati che vivono nel lusso ma che di notte si trasformano in licantropi, una setta di monaci plagiati dalla divinità comunista Godan che ha gli occhi magici ma che viene ucciso dalla sua gelosa profetessa, e un irritante guardiano del ponte capace di autorigenerarsi ogni volta che viene mutilato.

I nostri al fine arrivano alla terra dei Nork, comunità di guerrieri/soldati vestiti in un miscuglio fra punk, gladiatori romani e giocatori di football adornati di svastiche naziste (ah, la critica sociale). L'immenso Gordon è a capo di questo esercito, anche se il vero “Fuhrer” è un tizio con una stufa di alluminio in testa. Tom, Dick e She riescono ad intrufolarsi nella comunità e a recuperare la sorella, ma vengono scoperti.

SPOILER
Il tizio con la stufa in testa però decide di non ucciderli subito, ma di lasciarli andare e attaccare il giorno dopo il popolo di She. I nostri dunque non tornano a casa, ma decidono di tendere un agguato all'esercito dei Nork, proprio fuori dalle mura dalla città, fra trincee, bidoni e frecce di plastica, degni di “Mamma ho perso l'aereo”. E indovinate un po'? Vincono pure.
FINE SPOILER

In conclusione, “She” è un filmetto stupido e divertente, senza alcuna pretesa, che dà la sensazione di essere stato improvvisato scena per scena, realizzato con quattro dollari, ma con tante idee diverse e originali. Risate assicurate grazie agli effetti speciali degli occhi di Gonad e la sequenza finale della battaglia fra i tre protagonisti e l'esercito. Colonna sonora di RickWakeman, mitico tastierista degli Yes.

Recensito da: Vidur


VOTI

TRASH: 85/100
Noia: 44/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 78/100
Presunzione della regia: 42/100
Incapacità degli attori: 74/100







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