Ah, quei marpioni della Mondo Home Entertainment. La casa di distribuzione specializzata in merdate su celluloide, sa perfettamente come acchiappare i poveri gonzi quali il sottoscritto. Guardo infatti la confezione del DVD che strilla cose del tipo: “1980 IMMAGINI DA CARDIOPALMA! Livelli audio potenzialmente dannosi! Immagini ad alto contenuto shockante”, senza dimenticare che fra i contenuti extra c'è pure il “macking off” (scritto davvero così) e mi convinco di avere di fronte un'epica cazzatona degli anni '80, spacciata come un qualcosa di megaproibito e terrificante, tanto che miei pavidissimi compagni di ventura hanno avuto addirittura paura di vederlo.
E invece cosa mi ritrovo? Uno stupidissimo slasherino australiano girato nel 2000. Brava MHE, clap clap, ci sono cascato in pieno.
La trama narra sostanzialmente di un gruppo di studenti di cinema che vogliono portare a termine un film horror girato negli anni '80. “Hot Blooded” fu infatti lasciato incompleto a causa dell'assassinio della regista, interpretata da Kylie Minogue in un cameo (invecchiata male Kylie, che ti è successo?). Da lì in poi tutti quelli che hanno provato a portare a termine questo film o lo hanno semplicemente visto, sono stati brutalmente uccisi.
La regista Raffy e la sua troupe però, sono decisi a provare a finirlo e riescono anche ad ingaggiare l'attrice protagonista nel film originale, Vanessa, interpretata da Molly Ringwald. Cosa ci faccia Molly Ringwald (una vera star negli anni '80, ricordate “Breakfast Club”?) in questo film non me lo spiego, se si esclude il clichè “tutti hanno un mutuo da pagare”.
“Cut” è sostanzialmente divisibile in tre parti. La prima parte è abbastanza tediosa e autoreferenziale, con la presentazione dei personaggi, con continue invettive moraleggianti su quanto siano educativi i film horror e sulla metacinematografia.
Nella seconda entra in azione l'assassino, che ovviamente ha le fattezze dell'assassino del film che stanno girando, con tanto di camicia blu e maschera di cera. Il killer pazzo, dotato di un paio di cesoie, inizia a fare a fette chiunque incontri senza soluzione di continuità, rispettando il solito copione e ricalcando passo passo gli altri 700mila film di questo genere.
Nella terza però “Cut” inizia a deragliare con una serie di interessanti cagate, facendo impennare il suo voto trash, altrimenti bassissimo.
SPOILER
La spiegazione dell'esisitenza del killer? - “E' stato creato dalle energie creative del film!” - “E come possono delle energie creative aver prodotto uno psicopatico?” - “Basta parlare, andiamo!”.
Chiaro, no? E' stato la magia del film a creare l'assassino, quindi basterà bruciare la pellicola per farlo sparire!
Questa è sostanzialmente la soluzione, senza dimenticare che quello che salva la povera regista nelle mani dell'assassino, è riuscito a sopravvivere con una trave conficcata nel collo da parte a parte.
FINE SPOILER
Insomma “Cut – Il Tagliagole” è per buona parte il solito noioso e stereotipato slasher realizzato con due idee e quattro soldi, ma che grazie ad un finale particolarmente idiota, riesce a risollevarsi almeno in parte.
Certo, mi aspettavo una bella Menabrea ghiacciata e mi è arrivata una Virgin Colada, ma bisogna sapersi accontentare...
Recensito da: Vidur
VOTI
TRASH: 68/100
Noia: 70/100
Ridicolaggine degli effetti speciali: 44/100
Presunzione della regia: 84/100
Incompetenza degli attori: 53/100
SE TI PIACE GUARDA ANCHE: un qualunque “Scream”, “Halloween” o “Venerdì 13”.